Secondo le stime dell’OIL la tratta di esseri umani e altre forme di schiavitù moderna colpiscono circa 24,9 milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia questa cifra deve essere interpretata con prudenza poiché la tratta di esseri umani avviene in modo per lo più nascosto e non sempre tutti i casi vengono alla luce. La maggior parte delle vittime identificate sono donne, ma anche gli uomini e i bambini sono toccati dal fenomeno.
La tratta di esseri umani incide notevolmente sulla sicurezza e sulla dignità di una persona e trova spesso terreno fertile nei conflitti armati o in altri contesti non sicuri. La fragilità statale, la fuga e la migrazione irregolare, la povertà e la discriminazione nonché l’assenza dello Stato di diritto sono alcuni dei fattori che favoriscono la tratta di esseri umani che, a sua volta, è anche una fonte di finanziamento per conflitti armati o l’estremismo violento e può quindi contribuire a rafforzare ulteriormente i conflitti e la fragilità.
Oltre al traffico di droga e di armi, la tratta di esseri umani è un ambito di attività lucrativo della criminalità organizzata: si stima che il giro d’affari ammonti ogni anno a 32 miliardi di dollari.
La tratta di esseri umani e il traffico di migranti non sono la stessa cosa. I trafficanti portano i migranti oltre le frontiere, dietro pagamento e con la loro autorizzazione. Le leggi contro il traffico di migranti hanno in primo luogo lo scopo di proteggere le frontiere statali. La tratta di esseri umani, invece, è sempre un crimine nei confronti di una persona e una violazione dei diritti umani, e ha lo scopo di sfruttare le vittime.
Nel contesto della migrazione e della fuga, per le persone che si affidano ai servizi dei trafficanti aumenta il rischio di diventare vittime della tratta di esseri umani.